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I  cinque sensi 

GLI ORGANI DI SENSO

Gli organi dei sensi sono le porte di ingresso delle percezioni.

Attraverso gli organi dei sensi noi ci colleghiamo con il mondo esterno. Essi sono le finestre della nostra anima, quelle finestre attraverso le quali guardiamo per vedere alla fine solo noi stessi. 

La nostra percezione si basa sulla vibrazione delle particelle e sulla modificazione della loro frequenza. Le particelle giungono a specifici recettori dei nostri organi sensoriali e producono uno stimolo che attraverso impulsi chimico elettrici viene condotto grazie la sistema nervoso al nostro cervello e produce un quadro complesso che noi definiamo "rosso, caldo, profumato" eccetera. 

Se l'uomo trascura di integrare gradualmente nella propria vita ciò che percepisce dall'esterno, cedendo nell'illusione di credere che quello che è fuori non ha niente a che fare con lui, allora il destino comincia lentamente a impedirne la percezione. 

Organi di senso
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VISTA 

Organo di senso: occhi

La vista è il senso su cui ci basiamo maggiormente nella nostra percezione, quello su cui facciamo maggiore affidamento e comunemente si ritiene che la perdita   della   vista   sia   molto   più   penalizzante   della   perdita   di   qualsiasi   altro senso. Il   bimbo   all’interno   del   grembo   della   madre, completa   l’occhio   intorno   alla tredicesima   settimana,  verso   il   quarto   mese   il   feto   comincia   a   muovere   le palpebre   ma   soltanto   verso   la   ventiseiesima   settimana   esiste   reazione   allo stimolo luminoso ed iniziano i movimenti oculari.   

Ed è studiando questi movimenti oculari che si è capito che anche il feto sogna durante il sonno. Gli occhi non fanno passare soltanto le impressioni, le proiettano anche verso l’esterno: in essi si leggono i sentimenti e gli stati d’animo dell’uomo.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Sono sempre gli occhi che scoppiano in lacrime e manifestano quindi   esteriormente   una   situazione   psicologica.

La diagnosi iridologica utilizza l’occhio come specchio del corpo, però allo stesso modo è possibile vedere nell’occhio il carattere e la struttura della personalità di un individuo.

I disturbi più frequenti degli occhi sono la miopia e la presbiopia; la prima si manifesta soprattutto nella gioventù, mentre la seconda è un disturbo dell’età avanzata.   Il   che   è   molto   appropriato, in   quanto   i   giovani   vedono   spesso

soltanto quello che sta loro intorno e mancano di una visione più ampia. L’età matura e avanzata possiede più distanza   dalle cose.   

Analogamente   la memoria   degli   anziani   tende   a   dimenticare   i   fatti   vicini   nel   tempo, mentre ricorda con precisione stupefacente le cose lontane.

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Vista
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TATTO 

Organo di senso: pelle e mucose

Il senso del tatto ci permette di apprezzare la forma di un oggetto senza vederlo; tale tipo di percezione è detta “stereognosica” .

Il tatto è l’unico senso in grado di percepire stimoli meccanici.

L’organo di senso sono pelle e mucose.

La pelle è un tessuto di rivestimento, ha funzione di difesa contro le infezioni, protegge dal freddo, dal caldo, dalle radiazioni solari e da altre aggressioni, partecipa all’escrezione dei prodotti tossici oltre a percepire le stimolazioni dell’ambiente.

La pelle ricopre tutto il corpo e si continua con le mucose; presenta caratteri diversi nelle diverse regioni del corpo e differenze individuali, infatti i recettori sono diffusi su tutta la superficie cutanea ma sono  molto addensati soprattutto nelle dita e sulle labbra, relativamente di meno in altre zone del corpo, quindi le mani e soprattutto i polpastrelli delle dita hanno una particolare sensibilità tattile, ma anche ogni altra parte del corpo è in grado di percepire per contatto le sensazioni di freddo e caldo, asciutto e bagnato, liscio e ruvido.

Le sensazioni tattili, come le gustative, hanno bisogno del contatto, vengono avvertite dalla pelle per mezzo di innumerevoli terminazioni nervose, diverse per ogni tipo di stimolo.

Nella pelle si distinguono punti di sensibilità tattile, termica, dolorifica; questi ultimi sono sensibili a qualsiasi stimolo ed hanno importante scopo di difesa per segnalare i pericoli all’organismo.

Gli stimoli percepiti dai recettori raggiungono il midollo spinale attraverso il quale, tramite varie connessioni, raggiungono l’area sensoriale collocata nella corteccia del lobo frontale dove le sensazioni vengono analizzate e riconosciute.

Già intorno alla settima settimana di gestazione l’embrione risponde allo stimo del tatto con un  movimento di allontanamento.

Tatto
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GUSTO 

Organo di senso: lingua

Il gusto permette di distinguere il sapore ed  è legato al senso dell’olfatto, seppure indipendenti se manca l’olfatto i sapori si sentono meno.

Nella vita nell’utero, il feto impara a riconoscere attraverso l’esperienza del sapore il liquido amniotico influenzato dagli alimenti della madre, che riconoscerà dopo la nascita assaporando il latte materno.

Il gusto è un senso per cui è necessario il contatto con le cellule sensibilissime della lingua.

La sensibilità gustativa fornisce informazioni  su alcune caratteristiche chimiche delle sostanze che vengono a contatto con le mucose della cavità orale.

Non è così netto ma è riconosciuta sensibilità al salato e dolce nella punta della lingua, e all’acido nelle zone laterali e all’amaro nella parte posteriore.

L’attività dei recettori, modulata da fattori endocrini, attraverso i nervi cranici porta gli stimoli al talamo. Il gusto consente di riconoscere molte centinaia di sapori differenti, anche se tutti i sapori percepibili sono dati dalla combinazione dei quattro sapori di base: dolce, amaro, salato, acido.

Gusto
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OLFATTO

Organo di senso: il naso.

L’olfatto è un senso chimico che consente, come il gusto di identificare le sostanze in base alle loro caratteristiche chimiche o chimico fisiche.

Le sostanze odorose, disperse nell’aria inspirata, vengono percepiti anche a distanza come odori; questi raggiungono la mucosa olfattoria nasale fino al bulbo olfattorio e da questo, attraverso numerose connessioni all’ipotalamo nel cervello.

L’olfatto è uno dei sensi più primitivi, per l’uomo come per l’animale, permetteva la ricerca del cibo ed il richiamo sessuale.

I piccoli riconoscono subito l’odore materno.

L’uomo è influenzato dalle fragranze e dagli odori che sono un messaggio, uno strumento di relazione tra persone, mezzo di comunicazione che può dare sentimenti di antipatia, simpatia o interesse.

I profumi hanno anche capacità evocativa, un odore è spesso legato ad un’atmosfera, ad un luogo o ad una persona, l’olfatto è considerato, infatti il senso più legato alla memoria.

Olfatto
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